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serpenti e rettili
 
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 Scheda allevamento python molurus

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GIANLUCA 1991
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MessaggioTitolo: Scheda allevamento python molurus   Scheda allevamento python molurus Icon_minitimeVen Nov 07, 2008 3:24 pm

phit Inviato il: 12/7/2008, 12:34

PYTHON MOLURUS


CLASSIFICAZIONE: Phylum-Cordati , Subphylum-Vertebratì , Classe-Rettili
Sottoclasse-Lepidosauri , Ordine-Squamati , Sottordine : Serpenti ( Ofidi
Famiglia-Boidi , Genere-Python , Specie-Python mollurus.

DESCRIZIONE: Su un colore di fondo che può essere grigio , crema o noce nelle loro diverse tonalità , sono disposte , in linea di massima su tre fasce una dorsale e due laterali macchie rettangoloidi , più scure , di color mattone-rossiccio scuro e bordate da una sottile banda più chiara del colore di fondo . Il capo è caratterizzato da un' unica grande macchia a forma di freccia che nel mezzo è attraversata , per un tratto , da una linea del colore di fondo . Sui lati gli occhi sono attraversati da una fascia di colore scuro che dalle aperture nasali giunge allargandosi alla base della nuca . Le fossette termiche sono presenti a livello delle prime due squame labiali . Esistono tre sottospecie di pitone moluro che occupano tre diverse zone dell' areale di distribuzione : P. molurus molurus occupa la parte occidentale di questo areale ( tutta la penisola indiana dal Pakistan al Bangladsh ) , P. molurus pimbura, vive nell' isola di Ceylon , P. molurus bivattatus la parte orientale tutto il Sud-Est Asiatico dalla Cina meridionale all' arcipelago indonesìano Le specie pur essendo abbastanza simili fra loro presentano qualche differenza in termini di dimensioni e disegno . P., molurus molurus presenta una colorazione del disegno meno intensa rispetto a P. molzirus bivattatus , in cui tra l' altro ciascuna macchia scura è bordata da una linea nera piuttosto evidente al contrario della sottospecie precedente , nella quale questa bordatura non è così ,appariscente e tende ad esserlo di meno con il passar degli anni ( evidente soprattutto sulla parte anteriore della macchia triangolare presente sulla nuca P. moluruspimbura si distingue dalle due sottospeci precedenti per il disegno della livrea : le macchie hanno una forma molto meno regolare e margini più frastagliati. La sottospecie piu grande è P. m. bivattatus con una media di 6 m abbondanti , quella più piccola è P. m. pimbura con i suoi 300-350 cm In cattività possono vivere più o meno 20-25 anni .
DISTRIBUZIONE: Pakistan India , Nepal , Bangladesh ( P.m. molurus), Ceylon ( P. m pimbura ) Sud-Est Asiatico dalla Birmania all' arcipelago indonesiano ( P. m. bivittatus ) .

ABITAT: Foreste pluviali , radure , margini di paludi e fiumi.

BIOLOGIA E COMPORTAMENTO : Il pitone moluro è un predatore tendenzialmente crepuscolare e notturno . Con il favore dell' oscurità esso si sposta tra la vegetazione a caccia principalmente di mammiferi e uccelli di diverse dimensioni . La vittima , come per tutti i boidi , viene uccisa per soffocamento tra le spire dopo esser stata azzannata con un morso fulmineo. Anche questi serpenti , come altri in altre zone del mondo , non esitano a compiere razzie in fattorie e allevamenti . Durante il giorno riposano o prendono il sole tra la vegetazione . Pur non essendo serpenti arboricoli, non e raro trovarli attorcigliati ai rami degli alberi più bassi.

ALLEVAMENTO : Prima di cimentarsi con questa specie bisogna tener conto delle dimensioni che questa può raggingere ( 6 m abbondanti, se non di più inoltre non sempre è possibile rivendere facilmente questo animale una volta che esso diventa "scomodo" , tenuto conto della non felice situazione in cui si trova la terrariofilia in Italia ( questo hobby è ancora molto giovane e gli appassionati non sono molti ) . Inoltre quasi sempre zoo , parchi e rettilari non sono disposti a ritirare questi animali , soprattutto al prezzo con cui di solito i privati li vendono ( queste strutture infatti possono trovare la stessa specie , con le stesse caratteristiche , per meno della metà del prezzo fissato da un privato Altri due punti molto importanti a riguardo sono : 1) quanto mangia e 2) quanto defeca un serpente di 6 m e oltre . Un pitone moluro adulto di 5-6 anni può anche mangiare 2-3 conigli ( in alcuni casi anche di più ) ogni 10-13 giorni e defecare feci di volume superiore ( non di poco ) a quello umano , il che non è molto piacevole soprattutto dal punto di vista olfattivo . La teca con le misure adeguate ad ospitare questa specie presenta , a seconda della taglia dell' animale una lunghezza dai 60 ai 300 cm ( di più se lo spazio disponibile lo permette ,una larghezza dai 50 ai 100 cm e una altezza dai 40 ai 100 cm. L' aerazione deve essere ottima e la temperatura differenziata con un valore minimo di 25'C e una massima di 32'C . L' umidità ( anche essa con valori diversificati ) va da un valore minimo del 50% ad un massimo di 75-80% . Indispensabile è la presenza di un contenitore riempito per metà d'acqua delle dimensioni adeguate (che permettono all' animale di bagnare tutto il corpo ) . Spessissimo questi pitoni defecano in acqua per cui è bene garantire un cambio frequente (= bacinella dell' acqua facilmente svuotabile e lavabile ) . A seconda della taglia questi animali si nutrono di topi neonati e adulti , ratti , polli e conigli delle dimensioni opportune . I pitoni moluri appena nati mangiano ogni 3-4 giorn i, quelli subadulti ogni 10-15 giorni e gli adulti ogni 15-30 giorni. Ad ogni pasto questi animali mangiano sino a quando non hanno fame . Sebbene non velenosi , il morso di questi serpenti è molto doloroso , per cui è bene esser sempre molto cauti e soprattutto abituarli alla presenza umana sin da piccoli , maneggiandoli con regolarità ma senza esagerare : a seconda del carattere dell' animale ogni 2-3 giorni .

RIPRODUZIONE: I pitoni moluri raggìungono la maturità sessuale dopo 2-3 anni quando un maschio è lungo pressappoco 300 cm e una femmina 350 cm. Il sessaggio ( tramite "spremitura" della zona cloacate o tramite sonda ) è opportuno che venga fatto da una persona competente per evitare di danneggiare l' animale . Gli esemplari scelti per l' accoppiamento , tenuti preferibilmente separati sino al momento dell' accoppiamento , devono essere in ottima salute e con un bel aspetto ( la femmina , soprattutto , non deve essere sul deperito andante ) . Per favorire lo sviluppo degli ormoni sessuali , la maturazione dei follicoli nella femmina e una maggior vigoria degli spermatozoi maschili sono consigliati due mesi dì riposo ( e di digiuno ) : minor ore di luce , temperatura da 23-25 'C , valori di umidità dal 50% al 6570 % , leggermente inferiori a quelli del periodo di attività . Dopo il periodo di letargo , nel giro di 7-10 giorni , riportare gradualmente i valori di
temperatura di umidità e le ore di luce alle condizioni ordinarie . Il piu delle volte quando dopo più o meno un mese dal risveglio , la femmina verrà messa nel terrario del maschio , quest' ultimo , dopo qualche preliminare attorciglierà la parte inferiore della sua coda attorno a quella della compagna e la feconderà . Se nulla è andato storto dopo circa due mesi e mezzo la femmina deporrà pressappoco una trentina di uova che lei stessa coverà avvolgendole tra le sue spire e compiendo ritmiche contrazioni , le quali contribuiscono ad un aumento locale della temperatura . Molti allevatori preferiscono spostare le uova in una incubatrice per poterle meglio monitorare . Nel caso si decidesse di lasciar la femmina covare le proprie uova è bene provvedere il terrario con un riparo-nido utile per evitare una eccessiva dispersione di umidità 80-85% cruciale in questa fase per evitare la disidratazione delle uova

TESTI CONSIGLIATI:
De Vosjoli P. The General Care and Maintenance of Burinese Pythons . The Herpetocultural Library Series . Lakeside , CA 92040 , USA. 1991 . 44 pp,
Cobomj. Bunnese Pythons. USA. 1994. 63 pp.
Stoops E. D. , Wright A. T. Boas & Pythons - Breeding and Care. USA. 1993 -
Ferri V. Il libro dei serpenti di tutto il mondo. Milano. 199 2 . 213 pp -
Ross R. A. , M arzec G. The Riproduetive Husbandry of Pythons and Boas . USA .
1990. 270 pp.
Pytbon moliíriis
Der tigerpython, Von Henry Bellosa
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